Lavanda in fiore: in Toscana come in Provenza

Se è vero che la Provenza patria della lavanda viene chiamata la piccola Toscana, adesso è anche vero che in Toscana vi è un borgo che a fine giugno sembra proprio una piccola Provenza. Non occorre più necessariamente spostarsi nel sud della Francia per poter ammirare la fioritura dei campi di lavanda, per immergersi nel viola intenso dei filari in fiore e inebriarsi del loro profumo, come per realizzare scatti fotografici unici oppure fare esperienze indimenticabili come l’apericena tra i campi di lavanda al tramonto, bucolici pic-nic o anche meditazione al suono di campane tibetane.

Dove vedere la fioritura di lavanda in Toscana e quando andare

In Toscana c’è un piccolo borgo sconosciuto, anche se a solo mezz’ora dalle famose spiagge bianche di Rosignano, che da qualche anno tra la metà di giugno e la metà di luglio richiama tanti turisti e appassionati per poter assistere allo spettacolo della fioritura della lavanda. Il nome del borgo è alquanto poetico, Santa Luce, 4 frazioni per un totale di 1200 abitanti, un ameno laghetto prima di arrivare in paese Oasi Lipu, tante colline dorate di grano tagliato e covoni, lunghi filari di cipressi scuri. L’Ecomuseo dell’Alabastro ricorda ancora come un tempo da sotto questa terra venivano estratti ovuli perfetti di alabastro che poi venivano lavorati ad arte dagli artigiani di Volterra.

Coltivazioni bio di lavanda

Fino a sei anni fa qui di lavanda non ce n’era neanche un filo. Oggi sono otto le aziende agricole che hanno puntato su questo tipo di coltivazione per un totale di 30 ettari. La prima a crederci è stata l’Azienda Flora che conta 30.000 mq di coltivazioni biologiche e biodinamiche di lavanda. L’azienda che ha una lunga storia alle spalle, nel 2019 ha festeggiato i 30 anni di attività ed è stata la prima azienda italiana a organizzare corsi di formazione sull’aromaterapia e a usare e vendere oli essenziali puri 100% prediligendo materie prime provenienti da coltivazioni biologiche e biodinamiche.

Pieve Santa Luce a Pisa: camminate zen tra la lavanda

Arrivati in paese basta seguire i fiocchi viola per raggiungere la frazione di Pieve Santa Luce dove vi è la più alta concentrazione di campi di lavanda. I primi che incontriamo sono proprio quelli dell’Azienda Flora. Un’intera collina solcata dai lunghi filari da risalire fino al punto panoramico dove la vista spazia sulla basse colline circostanti di una tipica campagna toscana.

Romantiche panchine, covoni di grano, la visita a pagamento è in totale autonomia e stimola lo scatto compulsivo di foto e selfie. Vi sono solo poche regole da rispettare come non sporcare, non tagliare la lavanda e non scavalcare le file di lavanda ma c’è anche chi si è spinto molto oltre, arrivando ad ore insolite munito di falce, tanto che ogni tanto una pattuglia dei carabinieri passa e si sofferma a controllare.

Sulla cima sotto una tenda è posizionato un grande tavolo in legno e un braciere: è il luogo dove vengono ospitate le tante esperienze su prenotazione, ce ne sono per tutti i gusti, apericena al tramonto, pic-nic tra i filari, laboratori di cucina aromaterapica e utilizzo della lavanda nella casa ecologica e in cosmetica, massaggi aromaterapici, laboratori floreali, meditazione, yoga.

Sulla punta più alta con quattro alberi intorno che gli fanno da tempietto è installato un Stupa Kadampa, un monumento buddista simbolo di pace e benessere che, consacrato dai Lama Tibetani, purifica l’ambiente circostante e diffonde energia positiva. Sembra quasi volerci ricordare che questi sono luoghi di pace e contemplazione tanto che a soli dieci chilometri da qui a Pomaia c’è uno dei più importanti centri buddisti d’Europa.

Il campo poco più avanti è più piccolo ma più bello quasi da far invidia a quelli di Provenza: filari pieni e regolari, colmi di spighe viola dove volano api e farfalle e nel mezzo una romantica altalena. Un giovane sta facendo quasi uno shooting fotografico alla sua ragazza che per l’occasione veste un impalpabile abito bianco. Tanti cercano la lavanda in fiore puntando allo scatto perfetto e vengono ben attrezzati e abbigliati; cappellini di paglia, vesti candide e fluenti.

Tutte le coltivazioni di lavanda a Pieve Santa Luce e nei dintorni

Continuando il giro incontriamo i campi di lavanda di altre aziende agricole e agriturismi. Quelli dell’azienda agricola Cantini in via Moltreto, i due ettari e mezzo dell’agriturismo Podere Mandriano in via Aione dove è anche il punto vendita. Fuori da Pieve Santa Luce, in zona Castellina marittima, vi è l’azienda agricola BIO Terre di creta con due campi di 4000 e 16000 mq. Poi l’Azienda agricola Filippo Enrico in via Santo Regolo a Luciana con 2 ettari e mezzo e l’Agriturismo il Meletto a Casciana Terme con un campo di lavanda per la produzione dell’olio essenziale. Consulta la Mappa dei campi di lavanda.

Lavanda in fiore: il programma 2021 delle iniziative

Se invece la visita in autonomia del campo di lavanda e le foto non bastano ci sono delle vere e proprie esperienze sensoriali da poter sperimentare su prenotazione. Ogni azienda ha il suo programma e la fantasia non sembra difettare.

Terre di Creta con il programma Lavanda in fiore tutti i weekend e non solo dal 12 giugno al 18 luglio nel periodo di fioritura della lavanda organizza esperienze per accogliere i visitatori. Oltre alla visita dei campi fioriti (con contributo di 2 euro per ingresso dal lunedì al sabato e 5 la domenica le visite sono dalle 9 alle 20 su prenotazione 3475088633) le iniziative sono le più disparate e curiose: pratiche olistiche, laboratori artistici, escursioni guidate, musica dal vivo, concorsi di pittura e fotografia, bike tour, massaggi e campane tibetane, picnic nella lavanda.

Fattoria Aperta è il programma proposta dall’Agriturismo il Mandriano, dal 18 giugno all’11 luglio nei 4 weekend della fioritura. Le porte del Mandriano si aprono a tutti i visitatori per raccontare storia, lavoro e prodotti; si possono prenotare trattamenti Pranic Healing e shiatsu, pic nic serali nei campi di lavanda, trekking tra la lavanda sulle colline marittime tra pievi e laghetti e le domeniche “Lavanda al tramonto” è una immersione nei campi di lavanda accompagnati dal suono delle campane tibetane.

Dal 18 giugno al 18 luglio, nei campi dell’Azienda Flora, l’ingresso di 3 euro permette la passeggiata tra i filari nei campi denominati la curia e sperimentale dal lunedì al venerdì in orario 9-13 e 16-20, sabato e domenica dalle 8 alle 20 orario continuato. Vi sono poi tutta una serie di proposte su prenotazione: visita guidata, apericena nei campi di lavanda al tramonto, laboratorio di cucina aromaterapica, utilizzo della lavanda nella casa ecologica e in cosmetica, massaggi aromaterapici, laboratori floreali, meditazione, yoga e tanto altro. Consulta il programma.

Il turismo ha scoperto Santa Luce grazie alla lavanda

Fino a qualche anno fa qui non veniva nessuno adesso vengono da tutto il mondo per vedere la lavanda” ci racconta la titolare dell’azienda agricola Flora mentre sta allestendo senza riuscirci il bookshop sotto una tensostruttura all’ingresso del primo campo di lavanda. Pensava di poter preparare tutto con calma tra settimana prima del weekend e invece non ha fatto bene i conti: la gente arriva di continuo anche di mercoledì pomeriggio probabilmente dopo una mattina in una delle vicine spiagge delle tante località di villeggiatura della costa degli Etruschi.

“Alcuni proprietari di agriturismo di zona sono venuti addirittura a ringraziarmi, grazie alla lavanda adesso sono sempre pieni – aggiunge – il periodo della fioritura è limitato ma tanti non sanno bene quale sia, e il risultato è che vengono a Santa Luce in tutto il periodo da aprile a settembre”.

L’azienda con sede nel vicino paese di Lorenzana è stata una delle prime a diffondere la cultura dell’aromaterapia in Italia con corsi che spaziano dall’uso degli oli essenziali per il benessere del corpo fino al suo utilizzo anche in cucina per aromatizzare piatti di ogni tipo, anche se l’introduzione della lavanda a Santa Luce è abbastanza recente, risale infatti al 2016.

Tuttavia l’esperimento di introdurre la coltura della lavanda a Santa Luce ha avuto un tale successo che già stanno pensando di ampliare le coltivazioni di erbe aromatiche e officinali magari introducendo la coltura delle rose e anche di proporre manifestazioni come questa legate ad altri prodotti tipici della zona come il grano e l’olio.

“All’inizio nessuno mi voleva stare a sentire, la gente di qui era abituata a coltivare grano con l’utilizzo di fertilizzanti chimici e tutti mi evitavano, tanto più perché sono del posto – continua a raccontare la titolare – Mi invitavano a parlare agli incontri erano curiosi ma poi niente”.

C’è voluto del tempo per convincere altri coltivatori a cambiare rotta e decisiva è stata anche l’intercettazione di un cospicuo finanziamento in gran parte a fondo perduto.

Le piante aromatiche hanno bisogno di metodi di coltivazione naturali. E noi utilizziamo anche la biodinamica, che non è una cosa strana come tanti pensano, molti contadini la usano da sempre senza saperlo, seminano seguendo le fasi lunari, raccolgono alle prime ore del mattino: i nostri nonni già coltivavano con le tecniche usate oggi dalla biodinamica”.

Dove Mangiare: “La Baracchina”

Dopo la visita, a pochissima distanza, fermatevi alla Baracchina ad Orciano dove fanno panini e focacce con la porchetta e anche taglieri con affettati e formaggi assolutamente divini.

©RIPRODUZIONE RISERVATA