Nella giornata del Fai di Primavera, qualche domenica fa, il Cimitero degli inglesi, restaurato, è stato aperto ai turisti con le visite guidate dagli studenti degli istituti fiorentini. In quell’occasione abbiamo conosciuto Suor Giulia, da 17 anni custode del monumento, che ci ha parlato della sua biblioteca e del suo costante impegno per la ricerca di contributi utili a continuare le opere di restauro. Poi a piedi ci siamo diretti verso il centro che dista circa un chilometro, una parte di città più defilata e tranquilla di domenica mattina rispetto a quella turistica. Abbiamo percorso via Vittorio Alfieri fino alla spaziosa piazza Massimo D’Azeglio da cui si scorge più in là, la cupola dorata della Sinagoga Ebraica e si può ammirare il Villino Uzielli uno dei primi esempi di Art Nouveau in città, e la casa dove visse Pellegrino Artusi che nel 1891 scrisse il famoso manuale di ricette ricordato semplicemente con il suo nome anche se il titolo vero è “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”.
Poi abbiamo preso a destra, fino a raggiungere piazza della Santissima Annunziata dove in un piccolo bar fanno delle focacce ripiene davvero fantastiche. Ognuna porta il nome di una santo: San Francesco è la più semplice con affettati, Sant’Ambrogio è buonissima con ripieno di speck, brie e salsa di tartufo e San Giovanni è con salame e pecorino, per dirne alcune. Dentro i tavolini erano pieni, tuttavia non ci è dispiaciuto di stare in uno dei pochi tavolini all’esterno, di fronte alla piazza, dove spicca la loggia della facciata dell’Ospedale degli Innocenti progettata dal Brunelleschi con i tondi in terracotta della Robbia con i bimbi avvolti in fasce, quelli che nel passato venivano abbandonati e accolti in questo istituto.
Questa è la piazza dove in settembre finisce il corteo della famosa “Rificolona“, dal nome delle lanterne in carta con dentro il lumino che prendono fuoco che è un piacere, una tradizione tipicamente fiorentina che piace molto ai bambini. Dal centro della piazza si diparte una via da cui si ha un bello scorcio sulla fiancata del Duomo e la cupola, che è a poca distanza, mentre continuando si arriva velocemente in Piazza San Marco dove si possono scoprire tesori unici, come il Convento di San Marco, dove visse il Savonarola e persino le antiche celle dei frati sono affrescate dal Beato Angelico e immancabile è la bellissima Annunciazione, e il vicino Museo dell’Accademia dove si può ammirare l’altro immancabile di Firenze, il David di Michelangelo.
