Abbiamo oltrepassato i Pirenei arrivando, ma voglio trascorrere un’intera giornata sui monti alla ricerca di paesini medievali in luoghi sperduti. Così puntiamo di nuovo verso la verdeggiante catena montuosa.
La Catalogna ai piedi dei Pirenei è tutta caratterizzata dallo stile romanico dell’anno mille. Austera e spirituale, l’architettura è in sintesi perfetta con la natura circostante. Lungo la strada facciamo una tappa a Castellfollit de la Roca, un paesino in splendida posizione su un roccione di basalto ma la prima tappa è il paese medievale di Besalù nella Garrotxa, rimasto intatto al Medioevo.
Arrivando a Besalù colpisce subito lo scenografico ponte in pietra, con sette arcate che sarebbe davvero adatto come location di un film. Il ponte ha la caratteristica di essere angolato, e nel punto dove cambia direzione vi si erge sopra una torre a protezione del borgo. I primi riferimenti storici risalgono all’XI secolo, anche se scopriamo che il ponte è stato distrutto durante la guerra civile e ricostruito fedelmente in seguito.
In paese sembra di essere davvero in un’altra epoca, vi è la chiesa di Sant Pere e quella di Sant Vincenc, l’ospedale di Sant Julià e la casa Cornellà, tutto rigorosamente romanico. Singolare edificio del quartiere ebraico, che non capita spesso di vedere, è la Miqwe, i bagni rituali, esempio unico in Spagna e il terzo in Europa. Un bagno di purificazione per l’anima, attraverso l’immersione del corpo in una piscina sotterranea che si riempie naturalmente di acqua di sorgente.
Per gli ebrei, la donna era tenuta a purificarsi con questo rito alla fine di ogni mestruazione, dopo il parto e prima di sposarsi, gli uomini invece ogni venerdì prima del tramonto e del Shabbat.
Continuamo a salire verso i Pirenei alla ricerca del paese di Compordon e poi ancora più in sù fino alla piccola frazione di Beget dove è rimasto intatto al Madioevo tutto il paese e la chiesa San Crisòfol.
Nel 1013 il monastero di San Pere de Comprondon iniziò la costruzione della chiesa ad unica navata con serie di arcature esterne all’abside. La chiesa è uno dei pochi esempi di romanico rimasto intatto, sicuramente per la posizione appartata del luogo ma anche grazie a tutti gli abitanti del paese che riuscirono a sedare un incendio che stava per distruggerla.
All’interno si celebra il Cristo maestà del 1100, una scultura catalana fedele ai modelli del nord Italia, il retablo della Vergine in alabastro policromo e il retablo maggiore dedicato a san Cristoforo. Le pitture murali sono di ispirazione romanica.
Raggiungiamo infine Ripoll dove il portale del monastero di Santa Marie è l’opera di scultura romanica più importante della Catalogna, dove è raffigurato il Pantocratore con santi, apostoli e scene bibliche.